Buon lunedì, kids!
Torna l’appuntamento con i ragazzi del Nuovo Collegio della Missione di Cagliari e la rubrica, da loro curata, Scrivere mi piace. Continuano le prove di scrittura creativa nate da un’esperienza scolastica, introdotta, qui di seguito, dall’insegnante Stefania Mancosu!
Dopo aver letto alcuni brani del libro di Giorgio Faletti La piuma, ho chiesto ai ragazzi della prima media D ed E di inventare delle storie che avessero come protagonista una piuma. Queste sono le sue strabilianti avventure…
Leggera come una piuma
In una giornata di sole una piuma bianca come la neve errava nel cielo azzurro. Dall’alto poteva osservare il mondo intero, che vedeva così piccolo da rimanere meravigliata. Vagabondava in libertà nell’azzurro più immenso da qualche tempo in cerca di compagnia e di avventure, sin quando il vento, con un leggero soffio, la portò giù verso la terra e la spinse sul davanzale di un palazzo ornato d’oro, con una grande parete verde e un tetto fatto con tegole rosse e arancio. La piuma entrò nel palazzo e finì in una stanza dai muri d’argento e porpora, sulla destra un grande letto a baldacchino costruito con legno di ciliegio, sopra il letto una trapunta di cotone. Dall’altra parte della stanza una grande scrivania dietro alla quale stava une re dagli occhi austeri; il re sorseggiava il tè in una tazza d’oro e d’argento. Quando il re vide la piuma le si avvicinò e la prese tra le sue grandi mani, soffiò e la piuma volò via dalla finestra, mentre il re la guardava con gli occhi tristi. La piuma così riprese il suo viaggio, attraversò il mare, le montagne e infine arrivò in un campo di grano. Qui i contadini, che raccoglievano il raccolto, quando la videro fermarono il loro lavoro per salutarla. La piuma continuò il suo viaggio e, solo quando fu stanca di meravigliarsi, decise che era il momento di finire il suo viaggio, arrivò in un prato verde lì si adagiò al calore dei raggi del sole; il suo viaggio era finito.
Anita Melis, Iª E
Grazie a Giulia Serra, classe 1ªD, per l’immagine di copertina!