«C’era una volta una famiglia
di lupi che viveva in una
foresta profonda e
misteriosa…»
Così inizia la storia di Lupetto Rosso, dove il protagonista è per l’appunto un lupetto con il mantello rosso, che deve portare un coniglio alla vecchia e debole nonna, stando molto attento a non attraversare il bosco, dove abitano gli umani, crudeli cacciatori.
La celebre favola trascritta – tra gli altri – anche da Charles Perrault, Cappuccetto Rosso, viene rivisitata, capovolta, sviscerata da Amélie Fléchais.
Il mondo di Lupetto, i suoi giochi, le sue emozioni, arrivano a portarci nella profonda oscurità del bosco dove vivrà con ingenuità, la paura e la disperazione, sperimentando anche l’inganno, con l’incontro di una bambina, la figlia del famigerato cacciatore.
I due personaggi vengono a questo punto contrapposti: il lupo e la bambina, il bene e il male, la bugia e la verità.
Approfondendo la storia del cacciatore e della sua famiglia, l’autrice, esalta i due lati di una stessa storia, lasciandoci spiazzata da un finale sorprendente.
Cupo come solo la favola di Cappuccetto Rosso può essere, questo volume è prezioso, curato in ogni minimo particolare e merita di essere, oltre che letto con grande attenzione, anche ammirato in ogni più piccolo e incredibile dettaglio, come i piccoli gufi che ci osservano incuriositi tra le fronde degli alberi o i deliziosi cammei che aprono ogni singolo capitolo della storia. Una vera gioia per gli occhi e una rivisitazione di un classico, decisamente vincente.
Lupetto Rosso, inaugura Mirari la nuova collana di Tunué interamente dedicata ai libri illustrati.