Leggere, a volte, è un vero e proprio viaggio, che sia al centro della Terra con Jules Verne o sulla Luna con Astolfo per recuperare il senno di Orlando. E se un libro diventa un vero e proprio viaggio, valigia compresa? Allora le parole lette su carta cominciano a risuonare dentro con tutta un’altra musica e le illustrazioni si confondono con le immagini che gli occhi catturano alzando il viso dalle pagine; sono entrambe vive e si rimandano tra di loro: il gabbiano che vola lì, nel cielo, è reale o disegnato? E quel San Michele, in cima alla chiesa, sta abbassando la sua spada per sussurrarci qualcosa?
Di un libro e di un viaggio voglio quindi parlarvi ora, cominciando dal libro e rimandando a un secondo appuntamento il racconto vero e proprio del viaggio.
Il libro è Sotto le ali del vento (edito da Lapis) scritto da Luigi Dal Cin e illustrato da Pia Valentinis e Ignazio Fulghesu. Il viaggio è quello che mi ha portato a Cagliari, accolta da quel vento che già aveva scompigliato le pagine lette. Sotto le ali del vento è infatti anche il nome dell’educational tour alla scoperta di Cagliari di cui YouKid è stato ospite dal 20 al 22 novembre. Il tour è stato organizzato dal Consorzio Camù (Centri d’Arte e Musei) con il contributo dell’Assessorato al Turismo del Comune di Cagliari (#cagliarintour è la chiave per ripercorrere sui social il tour attraverso i nostri occhi e quelli degli altri ospiti).
Ma cominciamo dal libro, partendo da tre parole chiave.
Incontro
Anzi, incontri.
Il centro dell’incontro è Cagliari, durante il Festival Tuttestorie (un bellissimo appuntamento per tutta la città, non solo per i bambini e i ragazzi a cui l’evento è dedicato e che ne sono i protagonisti). L’incontro principale è quello tra il Consorzio Camù e Luigi Dal Cin, uno degli autori in città per gli incontri del festival. Basta vederlo all’opera, insieme ai bambini, per capire che è lui la voce di cui questo libro, che è ancora solo un’idea, ha bisogno. I libri pubblicati da Dal Cin sono tanti, si possono contare arrivando oltre i cento, più difficili da contare sono invece i bambini da lui incontrati nelle scuole, nei teatri, nelle librerie e biblioteche… Tra le tante storie narrate, ci sono quelle che riguardano il patrimonio artistico e culturale di altre città, come Ferrara, Rovigo, Bolzano o Venezia. Questo è il primo (e fortunato) incontro, a cui ne seguiranno molti altri a Cagliari, con chi conosce bene la città sotto i suoi vari aspetti, e, attraversando il mare, a Roma, presso la casa editrice Lapis che sa accogliere e capisce l’entusiasmo e il lavoro dietro il progetto in corso.
Ascolto
Luigi Dal Cin, ferrarese, prima di scrivere si è messo in ascolto.
È volato a Cagliari in più occasioni, per conoscerla in periodi diversi dell’anno, per non mancare ad appuntamenti importanti (come quello della festa di Sant’Efisio il primo maggio), ha letto, studiato e ascoltato. Ne rimane traccia, oltre che nel testo, nei nomi che compaiono nei ringraziamenti, tra cui quello dell’archeologo Enrico Trudu, del regista Enrico Pau, dell’agronoma Tiziana Sassu, della storica dell’arte Simona Campus ma non solo… ogni nome è una voce, una storia, un punto di vista sulla città.
Sguardo
Lo sguardo è quello dell’autore una volta restato solo davanti a un foglio bianco. Dal Cin dopo aver ascoltato tante voci fa silenzio intorno a sé, continua a osservare, cerca il proprio sguardo e il proprio punto di vista e poi sceglie, come protagonisti del racconto, degli uccelli giovani e curiosi.
I gabbiani, si sa, hanno un punto di vista privilegiato dall’alto, ma quando scendono a terra sono ad altezza bambino e l’autore ha rivisitato la città a quell’altezza, e non solo per modo di dire.
In realtà, però, anche qui sarebbe più corretto parlare di sguardi, perché alle parole si accompagnano le illustrazioni di Pia Valentinis, illustratrice originaria di Udine ma cagliaritana d’adozione (ultimamente vi abbiamo parlato di lei per lo splendido Oltre il giardino del signor Monet) e di Ignazio Fulghesu (e anche di lui vi abbiamo parlato ultimamente, per Ufficio Poetico Tuttestorie), l’autore dei manifesti che hanno accompagnato i primi dieci anni del già citato Festival Tuttestorie. Il loro sguardo amplifica e aiuta quello dell’autore, ci porta in alto dandoci una visione aerea, oppure si sofferma su alcuni particolari come con una lente di ingrandimento o uno zoom sulla città.
Il libro
Lo sguardo di Luigi Dal Cin è diventato così lo sguardo di due gabbiani, un omaggio alla città di Cagliari sin dal loro nome: Elia, dal promontorio di Sant’Elia (“tutto slanciato verso l’immensità del mare…”) ed Efisia, come Sant’Efisio, il santo a cui la città si rivolse durante la peste del 1695 e a cui è dedicata, il primo maggio, la già citata grandiosa festa fortemente sentita ancor oggi da tutti i cagliaritani.
Elia ed Efisia sono due “pulli” (da non confondere con “polli”), così pieni di perché da mettere in difficoltà i loro stessi genitori che alcune risposte non le ricordano più. Ogni risposta porta con sé una storia e per fortuna è tornato Zio Capitano con la sua pipa, i suoi lunghi viaggi per mare e la sua memoria.
Cavoletti! Zio Capitano conosce il mondo ma conosce molto bene anche il passato di Cagliari, una storia non semplice perché ha visto il passaggio di molti popoli ma, allo stesso tempo, una storia che si può seguire sulle mura, leggere nei palazzi, in statue, dipinti e anche nel verde.
Si sente la nostalgia di Nonno Gavino Gabbiano, scomparso misteriosamente, in lui era viva la memoria della città perché, come sosteneva sempre, “Non puoi costruire bene il tuo futuro se non conosci bene il tuo passato”. Elia è giovane ma si trova davanti a una domanda importante: da dove viene il vento? Non può essere solo una questione di alta e bassa pressione che fa muovere l’aria, e il vento è troppo importante per tutti gli uccelli per non interrogarsi sulla sua vera provenienza. Comincia l’avventura di Elia ed Efisa, accompagnati, a volte, da Zio Capitano e da Cornelia Gracchia, una cornacchia dalle nobili origini romane! La ricerca dell’origine del vento ci porta alla scoperta dei quattro quartieri storici di Cagliari (Stampace, Marina, Castello e Villanova), delle sue chiese, musei, torri, monumenti e della sua natura.
A seguire il viaggio dei protagonisti, oltre al lettore, non mancano alcuni personaggi che rendono la narrazione ancora più vivace e che hanno qualche problema nel distinguere un gabbiano da un piccione o da un avvoltoio…
I luoghi dell’avventura alla ricerca del vento li abbiamo ritrovati nel tour alla scoperta della città, ma di questo vi parleremo nel prossimo appuntamento. Intanto vi consiglio di seguire la pagina Facebook dedicata al libro e di dare un’occhiata al book trailer realizzato da EjaTv… state già preparando la valigia?