La radio gracchia, e ciò che esce dai suoi intrecci fitti ed impolverati non è sempre limpido. Le voci diventano metalliche ed acquisiscono un’aura di mistero. E sta proprio in questo il suo fascino: si può solo fantasticare sulla forma del viso e il colore degli occhi, persino sul genere, di chi sta al di là dell’apparecchio.
È il 1961 ed è un russo il primo rappresentante dell’umanità ad orbitare nello spazio; lo dice la radio, lo si può vedere alla televisione, e nelle fotografie dei giornali. Lo dice la gente. È il primo, il primo in assoluto! Già da qualche anno infatti, dal 1957, America e Russia si contendono il primato spaziale, e pare proprio che sia stata quest’ultima ad avere la vittoria.
Ma ecco che, a pochi giorni dai festeggiamenti , una notizia bomba mette in allerta l’intero mondo, e di certo non fanno eccezione due fanatici delle notizie come Buccia, quattordicenne torinese, e Jack il suo migliore amico dagli occhi blu: pare che qualcuno abbia intercettato e registrato una conversazione TOP SECRET.
Da quel momento, per Buccia inizia la più grande avventura mai vissuta. L’agenzia segreta SCUDO, fondata e composta da lui e Jack per difendere l’umanità ingenua ed ignara dei complotti internazionali orditi a suo sfavore, ha ora ancor più ragione di essere, e naturalmente, una missione importantissima: scoprire la verità che si cela dietro la misteriosa scomparsa della prima cosmonauta donna.
È così che il ragazzino fanatico delle trasmissioni radio entra a fare parte di un circuito da radioamatori clandestini , che scopre nascondigli segreti, e segreti inconfessabili, in un’escalation di colpi di scena degni della miglior spy story.
Secondo romanzo di Tommaso Percivale per la collana Carta Bianca di Einaudi Ragazzi, Messaggio dall’impossibile è un libro imperdibile. L’autore, già con Ribelli in fuga, ci ha abituato alla cura dei dettagli storici ottenuta attraverso una saggia e meticolosa ricostruzione. La narrazione procede con incedere quasi cinematografico, rafforzata da dialoghi brillanti e da flussi di coscienza ironici.
Dal romanzo, per voce del protagonista, traspare una grande intelligenza. Un’intelligenza che sta nel riconoscere le proprie debolezze e le proprie sfortune, e di accettarle pur non adagiandocisi sopra. Nonostante si possa intuire che Buccia sia per certi versi un alter ego dell’autore, Percivale dota il suo personaggio delle caratteristiche adatte all’epoca in cui vive, rendendolo entusiasta, ottimista, sognatore, paranoico, e facendo respirare al lettore l’aria dei primi anni sessanta, epoca in cui la “conquista” dello spazio aveva aperto letteralmente nuovi mondi nella fantasia immaginifica di ogni essere umano.
Dunque, sognatori con i piedi per terra, assetati di sapere o semplici curiosi, questo è un libro per voi. Se sceglierete di leggerlo molto probabilmente lo rileggerete. Alla prima lettura infatti rimarrete incantati dalla storia, cercando di capirne l’intreccio, alla seconda lettura invece, vi soffermerete sulle vicende personali dei protagonisti, e sulle vicende storiche, fermandovi di tanto in tanto a ricostruire nella vostra testa ciò che avete appena letto, o a riflettere su ironie grandi e piccole.
Un libro ricco e dalla fine quantomeno inaspettata. Ciò che si può svelare è che Buccia placherà la sua sete di verità…ma in che modo? Del resto, come dice Platone, “Tutto ciò che inganna sprigiona una malia”.