I bambini sanno ridere di cuore, cadere e sbucciarsi le ginocchia, essere cattivi quando vogliono, farti sciogliere di tenerezza…sanno essere bambini.
In uscita nelle sale il 23 aprile I bambini sanno si presenta come un film mascherato da documentario. Davanti alla telecamera ci sono loro, i bambini: maschi e femmine, italiani e stranieri, di tutti i colori,pessimisti e ottimisti, poveri e ricchi, abili e disabili, provenienti da famiglie tradizionali o famiglie di più nuova generazione.
La voce fuori campo è quella di Walter Veltroni – celebre soprattutto in tutt’altro ambito, quello politico, e per la seconda volta dietro la macchina da presa –, ideatore del film che ha voluto riportare il più fedelmente possibile la realtà del mondo di oggi vista dagli occhi dei bambini. Lo sguardo adulto per questa volta è quello di chi sta fuori dall’inquadratura e si limita a dare alcuni input, a fare domande.
Già, le domande. La voce di Veltroni alterna domande banali come ad esempio “Con chi è sposata tua madre?”, a domande dal peso equivalente a quello di un macigno, e a cui un adulto risponderebbe in modo retorico, oppure mentendo spudoratamente. “Cosa serve per essere felici?”, oppure “ Tu cosa vorresti?” o ancora “Quando pensi al futuro pensi alla speranza oppure sei preoccupato?”
… provate voi a rispondere a queste domande, prima di andare a vedervi il trailer (e poi il film al cinema). Noi rispondiamo all’ultima domanda con la più saggia risposta mai data:
Io direi che futuro è una bella parola.