I grandi non hanno paura della notte. La notte è il momento del riposo, il momento in cui lasciarsi trascinare dolcemente in un altro mondo.
A volte ci dimentichiamo di quanto poteva essere terribile la notte quando eravamo bambini, quando le ombre ci paralizzavano dalla paura.
In mezzo alla montagna, c’è una casa, isolata, che non conosce nessuno. Ogni tanto, in quella casa arrivano un papà e una bambina, il venerdì di solito.
I due si preparano alla notte, che deve arrivare: una notte che fa paura, perché sembra proprio che avvolgerà l’intera casa, come se la mettesse in un sacco.
Per non esser inghiottita la bambina stringe a sé una padella, come se fosse un amuleto: una padella per le pipì notturne, per non uscire dalla stanza, per restare al sicuro, dentro, con il suo papà.
Poi di notte, puntuale, arriva la pipì. La bambina estrae la padella e… lì, sotto al letto, proprio lì, c’è una pantera. Una pantera nera come le tenebre, con gli occhi gialli come due lampadine, che si muove flessuosa e silenziosa verso la bambina.
La notte ora non fa più paura.
La pantera sotto il letto è un libro dove le parole di Andrea Bajani e le illustrazioni di Mara Cerri si fondono perfettamente l’uno nell’altra.
C’è inquietudine nelle immagini che precedono l’arrivo della pantera: lo sguardo perso nel vuoto della bambina, i piccoli gesti prima di coricarsi, le ombre di cui è fatta quando si alza per fare pipì. Un’inquietudine accentuata da quella che è quasi una poesia grafica, parole che prima sono piccoli sussurri e poi diventano pensieri pieni di consapevolezza. Come uno spirito che pian piano prende forma, coscienza, cresce. La paura è una pantera che diventa compagna di giochi, un’amica con cui danzare.
I grandi non hanno paura della notte, “accendono e spengono le lampadine”, in una routine che si ripete. Un senso di vertigine però scuote il padre quando aprendo la porta si accorge che non c’è nulla oltre la stanza. La paura si fa sentire, una paura sottile che s’insinua nei movimenti del corpo, impercettibili. Ma i bambini hanno occhi attenti e spirito forte, crescono nel momento in cui si fanno forza per qualcun altro, per il papà.
L’esplorazione della notte nasce dal coraggio di proteggere ma ben presto diventa gioco, perché dopo l’infanzia si entra in quell’età strana in cui non sei bambino e non sei grande. Incastrato tra il desiderio di non aver più paura e la voglia di lasciarsi andare, libero come gli adulti non sono più.
La pantera sotto il letto è una sorta di viaggio nel mondo del sogno. Sembra che gli autori ci vogliano dire che se i fatti narrati siano accaduti davvero non è importante: perché qualcosa d’importante è successo in quel momento che separa il tramonto dall’alba.
E come in un cerchio che si chiude, il giorno dopo la casa in mezzo al bosco è ancora lì. A svegliarsi sarà ancora una bambina?