« Quindici uomini sulla cassa del morto, yo-ho-ho! E una bottiglia di rum! Il vino e il diavolo hanno fatto il resto, yo-ho-ho! E una bottiglia di rum! »
L’isola del tesoro di R.L. Stevenson è uno di quei Libri con la L maiuscola, quei libri che se li hai letti da bambino, poi continui a rileggerli per tutta la vita. Per me è stato così e ogni volta che riprendo in mano la mia copia sgualcita de L’isola del Tesoro sento il richiamo dei pirati e del mare: non posso fare a meno di rileggerlo e di riprovare tutte le emozioni che me lo hanno fatto amare.
Cambia forse il modo di affrontarle: da bambina pensavo che un giorno mi sarei imbarcata su una nave pirata alla ricerca del tesoro, da adolescente sapevo che grandi avventure erano lì, a portata di mano e mi aspettavano, anche se non ci sarebbero stati pirati o tesori nascosti su isole remote; da adulta riesco a rivivere esattamente quella sensazione di sogno, onnipotenza ed euforia: e questa è la magia dei libri.
Ecco perché qualsiasi cosa riguardi L’isola del tesoro di Stevenson, su di me esercita un fascino profondo: è stato così anche quando ho saputo della pubblicazione di Gallucci Editore, con testi ridotti e riscritti da Andrea Rauch e le illustrazioni di Roberto Innocenti.
Lo stile di Roberto Innocenti si sposa magnificamente con i testi di Andrea Rauch e l’atmosfera de L’Isola del Tesoro: pur essendo il testo riadattato e ridotto, l’edizione della Gallucci offre una piacevolissimo premessa di quello che è tutto il fascino del libro.
L’arte di Innocenti rende il sogno reale: i suoi disegni caldi, particolareggiati e pieni di vita escono dalle pagine, ti afferrano e ti tirano dentro, proprio come fa Stevenson con il suo capolavoro. Sei con Long John Silver, poi con Jim, nascosto nel barile delle mele, poi sei sull’isola, alla ricerca affannosa del tesoro.
Un libro per ragazzi dovrebbe essere sempre accompagnato dai disegni: ricordo perfettamente tutti i libri raccontati per immagini che ho letto da bambina. L’edizione della Gallucci Editori è curatissima: il formato grande, con copertina rigida cartonata, permette di godere appieno delle tavole di Innocenti, di assaporarne ogni sfumatura. Le parole scelte da Andrea Rauch per raccontare uno dei capisaldi della nostra infanzia sono perfette.
Un libro da regalare ai bambini, per invitarli poi a prendere in mano il testo originale: perché è certo, dopo aver viaggiato nei mondi fantastici di Roberto Innocenti, aver sfogliato le pagine dell’edizione della Gallucci con il racconto di Andrea Rauch, non si potrà fare a meno di imbarcarsi con Stevenson alla ricerca del tesoro.