Steven è un adolescente come tanti altri: ha una migliore amica di nome Rachel, un padre che lo porta a pesca alle quattro del mattino, una madre che lo accompagna puntualmente alle sue attività sportive, buoni voti a scuola, e gli manca solo qualche lezione di guida pratica, per prendere la patente.
Cosa volere di più, a 16 anni? “Nulla” risponderete voi, e avreste ragione su tutta la linea, se non fosse che Steven, nonostante la sua vita proceda per il meglio, ha un dubbio. E non un dubbio qualsiasi, ma amletico, di carattere esistenziale, di quelli che non ti fanno dormire la notte per cercare una risposta, che ti fanno rubare libri in biblioteca (sempre per lo stesso motivo), e che ti fanno dire bugie anche alle persone che ti vogliono bene.
Il problema è che a Steven non piacciono le ragazze: non gli batte forte il cuore in loro compagnia, non si gira a guardarle quando passano, non passa interi pomeriggi a pensare ad un modo virile e gentile allo stesso tempo per chiedere a una di loro di uscire.
Poi in classe arriva un professore nuovo, dal sorriso splendente, gli occhi profondi e il fisico scolpito, ed è allora che Steven comincia davvero a voler trovare una risposta a questo suo dubbio: sono o non sono gay?
David LaRochelle, autore, illustratore e appassionato intagliatore di zucche, tratta il tema della scoperta dell’omosessualità in modo delicato, leggero, ma soprattutto ironico. Il suo personaggio, Steven, è insicuro e attento alla sua reputazione, come ogni adolescente del resto, ma ha la fortuna di essere circondato da persone che lo comprendono e lo sostengono, e che fanno apparire la strada verso l’accettazione di sé, meno impervia e faticosa.
Il libro grida un messaggio di semplice ma assoluta verità, per tutti gli adolescenti – eterosessuali o omosessuali che siano – oltre che dare uno spunto di riflessione per noi adulti: accorgersi di essere qualcosa di “diverso da ciò che gli altri si aspettano che tu sia” non è mai facile.
Oltre a fare i conti con se stessi infatti, viene spontaneo preoccuparsi delle reazioni altrui: chi lo sapeva già, chi fa finta di nulla, chi lo rifiuta categoricamente, chi accetta, comprende e aiuta. Ebbene, in questo romanzo dal taglio attualissimo e dallo stile fresco, c’è tutto ciò che occorre per trattare il delicato tema senza farsi prendere da ansie e senza eccedere nella sensibilità: perché scoprire di essere gay non è un problema.
Io no! …o forse sì – tradotto da Antonio Soggia, e pubblicato con la copertina disegnata da Umberto Mischi – è il primo libro firmato Biancoenero Edizioni, dedicato agli Young Adult, ovvero ai bimbi ormai cresciuti che hanno domande più grandi di loro, e molto spesso, più grandi anche di noi adulti.
Un esordio assolutamente ben riuscito e di cui aspettiamo sviluppi altrettanto entusiasmanti!