Devo ammettere che non conoscevo i tre fratelli Walker prima della lettura del secondo libro de La casa dei segreti. La battaglia delle bestie. Eppure è bastato poco per appassionarmi alle loro avventure, conoscere i loro caratteri, la loro storia e orientarmi nel mondo costruito intorno a loro da Chris Columbus e Ned Vizzini.
All’inizio del volume, Cordelia, Brendan ed Eleanor sembrano non passarsela per niente male: sono ricchissimi (grazie alle avventure precendenti, come scopro presto), frequentano una scuola prestigiosa e continuano a vivere a Kristoff House, dove era cominciato tutto.
Sono passate solo sei settimane dalla conclusione degli eventi del primo libro, i pericoli sembrano ormai alle spalle, soprattutto da quando la Strega del Vento è stata spedita in esilio, eppure c’è qualcosa che non va… Soprattutto Cordelia avverte dei cambiamenti dentro di sé, e il suo corpo sembra soffrire di qualche strana malattia: cominciano a ballarle i denti in bocca e a cadere, sente dentro di sé un freddo che cresce sempre di più… non ne vuole parlare con nessuno, in fondo è la sorella maggiore, non può aver paura.
Ci vorrà poco tempo prima che i tre ragazzi si ritrovino in pericolo, faccia a faccia con i loro nemici e nuovamente in viaggio attraverso i libri scritti da Denver Kristoff, il Re della Tempesta, padre della Strega del Vento. Viaggiare attraverso i libri permetterà di passare dall’antica Roma a un monastero isolato tra le nevi, dovendo difendersi anche da soldati robotici nazisti; il rapporto dei tre fratelli sarà messo alla prova e scopriremo insieme a loro una verità inaspettata.
L’idea della trilogia de La casa dei segreti è nata da Chris Columbus, sulla scia del grande successo di Harry Potter (e J. K. Rowling stessa ha consigliato Columbus in questa avventura letteraria, elogiandone la storia, come si legge anche in quarta di copertina). Certamente Columbus, in primo luogo regista e sceneggiatore, ha alle spalle un bel po’ di mestiere e alcuni suoi lavori sono legati all’infanzia e all’adolescenza di più di una generazione. È lui lo sceneggiatore dei Gremlins e dei Goonies, ha diretto, tra le numerose pellicole della sua carriera, Mamma ho perso l’aereo, Harry Potter e la Pietra Filosofale e Harry Potter e la camera dei segreti…
Cercando un co-autore per la storia dei fratelli Walker, Columbus si è affidato a Ned Vizzini, scrittore e autore televisivo. Vizzini ha cominciato prestissimo a scrivere per il New York Press (a soli quindici anni) e i suoi libri per ragazzi sono tra i più amati e tradotti. Purtroppo Vizzini è morto nel 2013, a soli 32 anni, e i due volumi della Casa dei segreti sono stati i suoi ultimi lavori.
Glory days well they’ll pass you by, fa capolino anche Bruce Springsteen tra le pagine del libro, quando Brendan comincia a cantare Glory Days appunto, catturando l’attenzione degli antichi romani. Chissà a quale dei due autori sarà venuto in mente di inserire il Boss in questa avventura, ma l’aver fatto diventare Glory Days il nuovo inno dell’antica Roma ha conquistato il cuore di una lettrice con una passione poco nascosta per Springsteen nel cuore.