Benvenuti piccoli e grandi, bambine e bambini, signore e signori!
Sono il Professor Edgar La Sogliola e sono un espertissimo addestratore di pulci, in particolare di quelle che trovano casa tra le pagine dei vecchi libri. Ho imparato a parlare le lingue di tanti popoli e da tutta la vita viaggio per il mondo a caccia di nuove pulci da iniziare all’arte circense. Per questo sono sempre alla ricerca dei volumi più rari e più impolverati, ma anche di quelli che mi colpiscono per la loro bellezza e che non si trovano facilmente nelle botteghe dei librai. Guardo nelle soffitte, nelle cantine, nelle biblioteche di ville abbandonate e gli antiquari quando mi vedono arrivare fanno a gara per raccomandarmi il loro articolo migliore.
Molti mi conoscono anche come mercante, perché capita che per tante ragioni con i miei spettacoli non riesca a raccimolare abbastanza soldi per tirare avanti e così spulcio i libri, li spolvero e li rivendo per guadagnarci qualcosa. Compro tanti libri non solo per scovare le pulci più talentuose ma anche perché amo la lettura, conoscere storie nuove, ammirare le illustrazioni e infine custodire ogni testo come un prezioso tesoro tra gli altri della mia collezione. Quando arriva il momento di rivendere quei magnifici libri trovati con fatica mi rattristo ma solo per poco, perché se la mia vita mi tiene in continuo movimento e mi obbliga a viaggiare leggero, allo stesso tempo mi rende felice. Immaginate quanti libri dimenticati si apriranno di nuovo e passeranno di mano in mano nei mercati di tutte le città del mondo! Uno di questi comprato in Francia ora potrebbe essere sullo scaffale di un bambino inglese, oppure a Ulan Bator o a Mosca e arrivare fino a Timbuktu.
Vorrei mostrarvi due libri che ho portato dall’America: due albi illustrati da Milton Glaser e scritti da sua moglie Shirley Glaser, studiosa di arte e fotografia. If apples had teeth è il più vecchio e il più raro, fu pubblicato nel 1960 dall’editore Alfred Knopf di New York, mentre il secondo è Alphazeds, pubblicato nel 2003 da Hyperion, casa editrice newyorkese.
Avrete di certo visto almeno una volta il famoso logo “I <3 NY” o il poster di Bob Dylan piegato nella custodia del suo LP Greatest Hits del 1966. Sappiate che sono entrambi frutto del genio di Glaser e sono solo due esempi tra i numerosi successi che hanno riempito la sua carriera. Le sue opere grafiche sono esposte al MoMa di New York, al Victoria and Albert Museum di Londra, a Gerusalemme e a Parigi. Pensate che per un certo periodo ha studiato in Italia, a Bologna con il maestro Giorgio Morandi. Guardate che bel manifesto ha creato nel 1969 per la mitica Olivetti!
Ma ora voglio raccontarvi qualcosa su questi due libri, con calma, senza fretta. Iniziamo con il primo: If apples had teeth è un albo raro e molto particolare, completamente costruito sul nonsense. In ogni pagina c’è una frase che comincia domandando cosa ne sarebbe di oggetti e animali se fossero diversi da come sono in realtà e si conclude con considerazioni del tutto stravaganti. Come fosse una filastrocca, si ripete la formula del titolo del libro per creare una serie di assurde congetture tutte incredibili: “if apples had teeth, they would bite back” (se le mele avessero i denti, morderebbero all’indietro) oppure “if a shoe could moo, it would be in a zoo” (se una scarpa facesse muu, sarebbe in uno zoo)! Le illustrazioni sono piene di spontaneità, molto stilizzate e sperimentano tanti linguaggi narrativi, compresi i balloon tipici dei fumetti: c’è una pagina in cui è raffigurato un piccolo piatto di zuppa su un grande tavolo che dice “if carrots were parrots, vegetable soup would be noisy” (se le carote fossero pappagalli, la zuppa di verdure sarebbe chiassosa)! La coppia si è cimentata anni dopo nella realizzazione di Alphazeds, albo più recente ma non meno difficile da trovare nelle librerie. Accidenti! Ma che ore sono? Il tempo è volato! Mi dovete perdonare se non mi trattengo in convenevoli ma devo correre a spazzolare le mie care pulci perché stasera debuttiamo con un nuovo numero. Il resto della storia ve lo racconterò la prissima volta. Auf Wiedersehen!