È facile (più o meno) andarsene in giro per il mondo quando non si hanno legami, quando bisogna pensare solo a sé stesse o al massimo al proprio compagno. Ma che succede quando si hanno dei figli che intervengono a portare un mare d’amore ma anche a limitare la propria libertà? Ce lo facciamo raccontare da una gatta bella e coraggiosa, la protagonista de “La gatta vagabonda” di Aino Pervik con illustrazioni di Catherine Zarip. Un libro tenero e delicato proveniente dall’Estonia e scovato dalla casa editrice romana Sinnos per essere pubblicato nella collana “I tradotti”. Della stessa collana fanno parte i bellissimi “Leo otto volte eroe”, “Il mio nome è no”, “La prima volta che sono nata”.
La protagonista è una gattina beige dall’aria saggia e simpatica, una gatta viaggiatrice che ama vagabondare per andare a scoprire sempre posti e persone nuove. Un giorno però la gattina scopre di aspettare dei piccoletti e, dopo tanti vagabondaggi per il mondo, di non avere una tana o un posto sicuro dove farli nascere e crescere tranquilli. Perché quando si sta per diventare mamme bisogna anteporre le esigenze dei gattini (o dei figli!) alle proprie voglie di avventura. Così la futura mamma gatta va in cerca di una soluzione e la trova in un nido di cicogna abbandonato su un palo della luce. Qui fa nascere i suoi gattini che chiamerà Tigre, Ghiro, Orso e Gatto in omaggio all’importanza dell’apertura a chi è diverso da noi.
I quattro gattini crescono amati, sicuri, nutriti e al calduccio riscaldati dal sole primaverile ma una notte il cielo si copre di nubi e scoppia un violento temporale che costringe la mamma gatta a far scendere i cuccioli dal nido sopra il palo della luce e scappare via in cerca di un altro rifugio sicuro. La famiglia corre e corre fino a trovare riparo sotto ad un ponte che attraversa un torrente. Qui si sta bene e coperti ma alla mattina la gatta si accorge che i suoi cuccioli sono cresciuti, sono forti e sono pronti ad iniziare a vagabondare con lei per scoprire il mondo. Salgono così tutti in groppa ad un elefante e partono alla volta dell’ignoto. Chissà dove andrà questa allegra famiglia gatta!
Una storia allegra, colorata (in modo tenue e poetico), piena di fiducia e di speranza. Divertente e formativa per i bambini ma anche positiva ed incoraggiante per le mamme che vedono riconosciuto il diritto e la possibilità dell’indipendenza anche nella maternità. Inoltre questa mamma gatta è un bellissimo esempio di apertura e fiducia verso il mondo con le sue infinite opportunità. Una mamma che non ha paura di far aprire i propri figli all’avventura e alla scoperta di altre realtà e che non vuole trasmettere ansie e timori ai propri piccoli. Una mamma che accoglie e protegge ma rende anche sicuri,liberi ed indipendenti.
E a proposito di vagabondaggi “La gatta vagabonda” non rimane ferma in libreria ma si apre agli appuntamenti con i lettori.
- Venerdi 21 marzo alle 17 sarà a Roma da Explora, il museo dei bambini. Qui si terrà una lettura animata del libro a cura de Il Semaforo blu, con la presenza dell’ autrice e dell’illustratrice e un piccolo laboratorio di illustrazione per bambini (dai 4 anni). Verrà offerta anche una merenda estone offerta dall'Ambasciata della Repubblica d'Estonia.
- Domenica 23 marzo alle 17 sarà a Bologna da ZOO per un pomeriggio con la letteratura estone per ragazzi. Ci sarà la presentazione del libro “La gatta vagabonda” con autrice ed illustratrice. Dedicato ad adulti e bambini.
La gatta vagabonda di Aino Pervik – ill. Catherine Zarip Sinnos – p.32 – e. 9,50.