Il mercato della tecnologia a portata di bambino è floridissimo: le aziende che ogni giorno sfornano prodotti di qualità sono in aumento.
I prodotti, come abbiamo già detto altre vote, sono stati ideati sia per divertire sia per educare, tanto che in molte classi, anche italiane, sale la propensione ad utilizzare i tablet per aiutare chi ha difficoltà, ma anche per rendere più piacevole l'apprendimento.
Tuttavia, una ricerca del centro di ricerca Joan Ganz Cooney, dimostra che i bambini crescendo, dai 4 anni in su, aumentano il tempo davanti a uno schermo (smartphone, tablet, televisione, videogiochi, ereader…) ma diminuiscono l'apprendimento attivo.
Lo studio è stato condotto su un campione di 1577 genitori con bambini di un'età compresa tra i 2 e i 10 anni. Secondo il 57% di questi genitori, i loro bambini hanno imparato molto tramite i nuovi media: tuttavia ritengono che questo tipo di apprendimento sia inferiore rispetto ad altre forme.
Lo studio ha dimostrato che l'utilizzo dei nuovi media con fini educativi cala bruscamente con il salire dell'età: il 78% dei bambini tra i 2-4 anni usa i media per imparare, tra bambini tra i 5-7 sono solo il 39% fino al 27% dei 8-10 anni. I bambini amano imparare giocando, un volta cresciuti però i ragazzini preferiscono spostarsi su altre piattaforme o utilizzare in modo diverso gli strumenti a loro disposizione. Il tempo passato davanti ai media con scopi educativi è, ancora una volta, maggiore nei bambini tra i 2-4 anni: 1h e 16m contro i 50 minuti dei 5-7 e i 42 minuti per gli 8-10.
Quali sono i media preferiti dai bambini per imparare? A fare da padrona è la televisione: i bambini passano in media 42 minuti al giorno davanti a programmi di tipo educativo, mentre ai dispositivi mobile e computer dedicano in 5 minuti e solo 3 minuti a videogiochi. Inoltre tra i genitori, solo il 39% considera i dispositivi mobili un buon mezzo d'apprendimento ludico, la maggior parte, il 52% considera i programmi educativi della TV molto più efficaci.
E la lettura? I bambini leggono in media 40 minuti al giorno: 29m su libri di carta, 8m al computer, 5m su altre piattaforme. Il 62% dei bambini ha comunque accesso a e-reader e tablet, ma solo il 31% li utilizza per leggere perché i genitori preferiscono ancora i libri di carta agli e-book.
Secondo Vicky Rideout, esperta di media e bambini, questo è il primo studio che certifica quali siano gli schermi effettivamente educativi e quanto è quindi il tempo dedicato alla teconologia educativa. Ha inoltre aggiunto che i dispositivi mobili non hanno ancora espresso tutto il loro potenziale educativo: questa è l'impressione dei genitori intervistati, che nonostante tutto riferiscono che i propri figli devono molto ai supporti didattici per lettura, matematica, scienza, arti.
Chi è però che decide cosa quale sia la tecnologia educativa?
Fino ad ora sono sempre state le aziende produttrici ad attaccare l'etichetta "educativo" e a vendere di conseguenza. Questo ha spinto alcuni genitori a farsi sempre più attenti nel valutare i vari supporti educativi dei diversi device. Un'attenzione che richiede tempo e un minimo di conoscenza informatica, elementi di cui non tutti i genitori sono provvisti.