Sotto gli alberi di Natale saranno già spuntati diversi pacchi e pacchettini, tra questi un posto d’onore dovrebbe avere (e se non ce l’ha siete ancora in tempo per regalarlo, o – perché no? – regalarvelo) uno degli albi più belli di questo 2013 ormai agli sgoccioli.
La Scimmia, scritto da Davide Calì e illustrato (magistralmente) da Gianluca Folì, è un albo di grandi dimensioni (un cartonato di 25×35), edito nella collana «gli illustrati» da ZOOlibri, casa editrice nata a Reggio Emilia nel 2001 e di cui vi abbiamo parlato qui.
Bruno è una scimmia e vive, con la sua famiglia, nella gabbia di uno zoo: da qui può osservare chi si reca allo zoo per osservarlo. Bruno guarda con un interesse sempre crescente i visitatori, ne è affascinato e sente nei loro confronti una certa affinità: sogna di essere anche lui una persona, di mangiare nei ristoranti e di guidare la macchina, proprio come loro. La madre gli mette davanti agli occhi una parola pesantissima: mai. Mai le scimmie diventano persone. Bruno, però, nonostante la famiglia lo disapprovi, continua a sognare una vita diversa, che sente sua e un giorno comincia a nutrire qualche speranza perché, pian piano, le parole degli esseri umani non sono più per lui un insieme di suoni indistinti ma diventano comprensibili permettendogli di scoprire, grazie a un visitatore, che una volta anche le persone erano scimmie.
Quando, imitando il gesto di un bambino, Bruno fischia in una foglia arrotolata, si fa notare e attira la curiosità dei visitatori e, in seguito, di giornalisti e fotografi; alla fine lo portano via, mentre la famiglia gli chiede se poi sarà felice una volta diventato una persona, come lui desidera.
La risposta alla domanda della sua famiglia la lascio a voi, invitandovi a continuare a sfogliare quest’albo che pone molte domande anche a noi, sui nostri desideri, sulla nostra volontà e le nostre scelte, sulla ricerca della nostra identità, un faticoso percorso a ostacoli.
Davide Calì e Gianluca Folì avevano già realizzato insieme, sempre per ZOOlibri, L’orso con la spada e, anche lì, si erano fatti notare per la forza della narrazione e la qualità delle illustrazioni; ne La scimmia la narrazione asciutta e allo stesso tempo profonda di Calì trova piena rispondenza nelle illustrazioni di Folì che commuove per la sua intensità e ci fa entrare negli occhi di Bruno, nelle sue paure e nelle esplosioni di colore delle sue emozioni.