Provate a immaginare un mondo dove non esiste la democrazia, letteralmente. Dove la verità viene nascosta e non esiste il diritto di poter scegliere, di poter manifestare il proprio pensiero, di poter parlare. Dove non esiste la parola libertà, dove solo anche un gesto d'affetto è proibito, dove non esiste amore. Questo è il mondo di Max Fischer, protagonista de Il Colore della Libertà (La bonne Couleur, in lingua originale) della scrittrice Yaël Hassan, edito da Lapis Edizioni.
Max è un adolescente alle prese con problemi più grandi di lui. La sua vita scorre regolarmente tra la scuola e i suoi doveri di bravo cittadino, come il Regime del suo Paese esige (il Paese non ha un nome, potrebbe essere ovunque). A scuola Max fa parte dei Rossi, è uno dei più bravi; sopra di lui solo i Viola che sono l'elite, sotto di lui i Verdi e i Blu. I Marroni, invece, sono gli ultimi, gli emarginati, i reietti, la vergogna.
Ma ecco che la sua vita cambia quando conosce Felix, l'anziano antiquario che vive sotto casa sua. Dalle parole di Felix, Max sentirà parlare per la prima volta di democrazia, libertà, amore, di speranza, quella di cambiare e di ribellarsi a un Regime totalitario disumano e opprimente che, con i suoi metodi crudeli, mette i ragazzi gli uni contro gli altri e costringe tutti ad essere macchine obbedienti.
"Ci fu un tempo in cui la nostra esistenza in questo paese era radicalmente diversa da quella che tu oggi conosci e conduci. La nostra società era libera…"
"Libera in che senso?"
"Gli uomini, le donne, gli adolescenti come te erano totalmente liberi di pensare, di esprimersi, di amarsi…"
"Di amarsi come?"
"Di amarsi d'amore, perbacco!"
Felix instilla in Max, tramite libri e film, la scintilla della ribellione, la possibilità di un mondo diverso, ma a caro prezzo. La madre Magda scoprirà questa amicizia pericolosa e, involontariamente, causerà l'arresto di Felix, che poco dopo morirà, e il declassamento tra i Marroni di Max, accusato di attività sovversiva.
Max però riuscirà a non abbattersi perché ora conosce la Verità, che brilla nel suo cuore come una fiamma. E nel momento in cui crederà di aver perso tutto, si accorgerà di non essere solo. Il ritorno di suo padre Jo, arrestato qualche anno prima, e la scoperta di avere dalla sua alleati insospettabili, gli faranno riacquistare fiducia in quella rivoluzione, ormai imminente, che porterà ad un mondo migliore.
Un libro delicato, in cui la Hassan ci fa oscillare tra il ricordo e il presente. Max è figlio di un mondo senza memoria storica, che l'ha dimenticata, di un Regime che pensa di mettere a tacere la bellezza del ricordo, di una carezza, della parola, la forza degli ideali. Il Colore della Libertà, con il supporto del Programma Cultura dell'Unione Europea, dimostra l'importanza della cultura, della storia, del sapere, e, soprattutto, l'importanza della strenua lotta per preservarli. Perché senza non avremmo identità e saremmo parecchio meno liberi
