"I quattro libri di lettura" è un perfetto libro della buonanotte, in grado di accompagnarti per mano nelle spirali di buio che ti si aprono davanti non appena chiudi gli occhi. Le ragioni sono molte: per le splendide illustrazioni – così incantevoli che ti auguri filino dritte dritte nei tuoi sogni, come succede con i treni ad alta velocità e con gli sguardi raccolti durante il giorno; perché i racconti sono spesso brevi e non c'è davvero niente di meglio di questo quando gli occhietti si stanno per chiudere; perché sono leggere come una piuma, ma lo stesso lasciano un'eco di pensiero, di qualcosa di molto più profondo dietro, che si spande nella mente come succede con i sassi lanciati nei laghi, un cerchio dopo l'altro.
Vi stupirete di come poche righe una in fila all'altra possano essere così belle, così potenti – e racchiudere così tante cose su cui riflettere. Forse non lo immaginavate ancora, ma moltissime delle storie che avete appreso negli anni quasi senza sapere come hanno origine da qui (un esempio su tutti, Il bugiardo, su chi grida "al lupo, al lupo!" senza un vero motivo). Alcune vi faranno commuovere, altre pensare, altre ancora sorridere con un pizzico di amaro nascosto tra le pieghe delle labbra. Questo è un libro che tutti i bambini – passati, presenti e futuri – dovrebbero avere perché è un'arma magica e potentissima, capace di offrire risorse e difese per affrontare le sfide – piccole o grandi che siano – di tutti i giorni. E per smettere di avere paura.
"Un leone udì una rana che gracidava a gran voce e si spaventò.
Pensò che doveva essere una belva bella grossa, se aveva tanta voce. Si avvicinò pian piano, e cosa vide?
Una rana, che era appena uscita dal pantano.
Il leone la schiacciò con la zampa e disse: "D'ora in poi non mi lascerò più spaventare se prima non avrò visto bene di che cosa si tratta."
(Lev Tolstoj, I quattro libri di lettura, prefazione di Ermanno Olmi, illustrazioni di Alice Beniero – ISBN Edizioni)