Ha partecipato come pellicola fuori concorso all’ultimo Festival di Venezia “Space Pirate Captain Harlock”, che ai più giovani sembrerà un cartone animato inedito, ma che per i (non più) giovani degli anni ’70 e ’80 rappresenta il ritorno di un eroe.
In Italia sarà possibile vederlo dal 1 gennaio 2014: ne parliamo in anticipo per preparare i fan e i neofiti a un personaggio che con la sua cicatrice ha rappresentato negli anni il simbolo del mistero, misto a fascino, coraggio e desiderio di giustizia.
Ideato da Leiji Matsumoto, Capitan Harlock è un ribelle che vive nel futuro, e la sua storia è ambientata in un mondo abitato da umani e alieni durante l’anno di grazia 2977. Nel manga e nell’anime si racconta di un mondo totalmente avvolto dall’indifferenza dei suoi abitanti, coinvolti negli anni nel prosciugamento delle risorse naturali del pianeta in maniera così profonda e irreversibile da costringere buona parte di essi alla fuga verso lo sconfinato universo. In questo contesto si scatenano i fuorilegge, dove in testa c’è appunto il Capitan Harlock, pronto a tutto per evitare che i grandi della Terra e altri nemici come le Mazoniane, un popolo alieno dai lati oscuri e violenti, distruggano ciò che ancora rimane del pianeta.
Assieme al nostro eroe troviamo inoltre i membri dell’equipaggio della nave spaziale Arcadia, punto di riferimento fisico dove i protagonisti confabulano le loro strategie e su cui sono imbastite intere battaglie, quasi sempre dall’esito positivo (per Harlock, ovviamente!).
Come per tanti anime del passato, Capitan Harlock non è solo un divertente e avventuroso racconto su un supereroe della fantascienza, ma contiene molte più chiavi di lettura, che vanno dalla critica sociale alla questione ambientalista, diventando così un prodotto dedicato a più età. Senza contare che le atmosfere cupe tipiche del periodo risultano ancora attuali e di grande impatto emotivo.
Per questo sarà piacevole vederlo non solo se siete giovanissimi amanti della fantascienza, ma se avete superato i trent’anni e vi interessa vedere come un personaggio della vostra infanzia si è evoluto, rimanendo fedele a sé stesso e nel contempo confermando il suo carisma. Non aspettatevi di ritrovarlo come lo avete lasciato, nel cartone a due dimensioni: ciò che vedremo a gennaio sarà un lungometraggio in 3D dove non mancheranno epiche battaglie e sofisticati dettagli tecnologici più simili forse a un videogioco che a un semplice film d’animazione. Non ci resta che aspettare pochi mesi!