Potrei non avere mai abbastanza di libri per i giovani adulti.
E dato che ho trovato un autore simpaticissimo che ne scrive di molto belli, credo che sia giusto affrontarlo di nuovo.
Di John Green ho già parlato.
Abbiamo già visto che è un videoblogger molto famoso e che è un giovane sorprendente.
Il suo masterpiece, il suo pezzo più importante, potrebbe essere Cercando Alaska, di cui ho avuto modo di raccontare qualche tempo fa
È possibile che qualcuno di voi lo conosca, e se è venuto in contatto con lui grazie a me, la cosa mi rende davvero felice.
Per quanto riguarda tutti quelli che invece non sanno ancora chi è, ve lo do come un consiglio aprendo il mio cuore: sbrigatevi a leggerlo.
Cercando Alaska è uno dei libri per l’adolescenza più belli che abbia mai letto.
E lo dico dall’alto del mio non essere più una giovane adulta, ma solo un’adulta e basta.
Appurato il fatto che abbiamo a che fare con una persona simpatica e interessante –perché a mio parere, gli scrittori se sono simpatici e interessanti, sono ancora più giustificati nell’intento di essere affrontati– possiamo sentirci autorizzati ad avere a che fare anche con altro che riguardi la sua produzione.
I titoli scritti da John Green sono tutti molto belli, e per consigliarvi una lettura estiva che possa accompagnarvi nelle vostre vacanze sotto l’ombrellone (o in un rifugio in montagna, in un casale in campagna, al campeggio, ma anche nella vostra casa di città dietro il ventilatore, se avete deciso di non partire), io dico che dovreste andare su Wikipedia, o su un sito che si occupi della vendita di libri, digitare le due paroline magiche “John Green” e scegliere uno a caso dei suoi titoli elencati. Vi garantisco che qualunque di essi andrà bene.
Dato che io sono particolarmente buona, però, e dato che è estate e vogliamo tutti riposare le nostre stanche membra dopo un anno di fatiche a scuola, sono qui apposta per suggerirvi appositamente la lettura, senza che dobbiate sforzarvi di scegliere.
Anche perché dopo un paio di titoli, e di occhiate alle brevi trame scritte in giro per i siti internet, avrete voglia di comprarli tutti insieme, e sono certa che comincerete a chiedere continuamente a mamma e papà di accompagnarvi in libreria finché non saranno sfiniti e lo faranno per forza.
Dai, mamme e papà, un libro è sempre un buon motivo per spendere del denaro per i vostri bambini, e se ve ne chiedono spesso, cercate magari di regalare loro una tessera della biblioteca, sarà un guadagno per voi e per la loro vita, posso assicurarvelo.
Fatta questa dovutissima premessa (non è vero, ma siccome è estate e fa caldo, è giusto prendersela tutti un po’ comoda, no?), oggi voglio parlarvi di un libro che si chiama Teorema Catherine.
È la storia di Colin, un ex bambino prodigio, che frequenta al liceo i corsi avanzati di matematica.
Colin, da quando ha avuto l’età per farlo, è uscito con diciannove ragazze, tutte di nome Catherine, che l’hanno fatto irrimediabilmente e inevitabilmente soffrire.
Colin è fissato con gli anagrammi ed è convinto di poter amare solo ragazze col nome di Catherine perché crede che siano le uniche ad avere le caratteristiche ideali.
Alle soglie dell’estate dei suoi sedici anni, età critica per un ragazzo, decide di fare un viaggio in macchina insieme al suo migliore amico Hassan, per poter vivere un’avventura.
Allo stesso tempo, però, quello che gli preme di più è dare credito alla sua presunta natura di genio.
È convinto, infatti, che le persone con un’intelligenza superiore comincino a mostrare le loro qualità al mondo già prima di aver raggiunto la maggiore età, e quello che serve a Colin è un’idea geniale che possa farlo notare.
Durante il suo viaggio, decide quindi che, basandosi sulla sua esperienza con le diciannove Catherine, troverà un teorema matematico che illustri la possibilità di non soffrire per amore.
Così, tra coefficienti, incognite, variabili e costanti, comincia a scrivere il “Teorema Catherine”, che dovrà dare una regola ben precisa ai rapporti amorosi, prevedendo l’esito di tutte le storie d’amore.
Non ha ancora capito, però, che gli imprevisti, soprattutto quando si parla di sentimenti, sono sempre dietro l’angolo, e sarà proprio questa variabile impossibile da calcolare a metterlo in difficoltà, quando imparerà, durante il suo viaggio, il pregio del non chiamarsi Catherine.
Teorema Catherine è un libro simpatico e scorrevole, che non ha bisogno di troppe presentazioni.
Anche perché i libri di John Green sono così: si fanno apprezzare da subito senza neanche starci a pensare troppo.
Badate bene, però: leggere John Green vi potrebbe completamente assorbire e questo potrebbe fare in modo che nasca l’eventualità di finire i suoi libri troppo presto.
Preparatevi una bella lista dei desideri, quindi, perché con John Green ogni estate diventa indimenticabile.
E buone vacanze, kiddos!
Ci rivediamo a Settembre.