Provate a chiedere a chiunque abbia più di trent’anni, in qualsiasi parte del mondo e direi, visto il tema, anche dell’Universo:
Che cosa ti viene in mente con le parole “telefono-casa“?
Non c’è essere vivente al quale non venga in mente proprio lui: E.T., l’extra-terrestre per eccellenza, quello che ha commosso il mondo, l’unico mostriciattolo che non ha mai fatto paura a nessuno. Eppure aveva un testone!
Il film compie trent’anni, uscì nelle sale americane l’11 giugno 1982. Steven Spielberg aveva già girato Lo Squalo, Incontri ravvicinati del terzo tipo e I predatori dell’arca perduta, in tutto ciò non aveva ancora compiuto quarant’anni. Quando si dice il genio.
A realizzare il tenerissimo alieno è stato un italiano, Carlo Rambaldi, lo creò in soli sei mesi e gli valse un Oscar. Si dice che Spielberg abbia chiesto a Rambaldi di creare un essere che sembrasse un bambino e un anziano nello stesso tempo: ci è riuscito, eccome!
Il regista ha dichiarato che E.T. l’extra terrestre è il film al quale è più affezionato, infatti, pare che per reagire alla separazione dei suoi genitori, avvenuta nel 1960, il piccolo Steven s’inventò un amico immaginario, appunto un alieno.
Divenuto grande e soprattutto divenuto un regista di fama internazionale, Spielberg ha voluto trasporre sugli schermi le sue visionarie invenzioni di bambino, il risultato è che tutti i bambini del mondo hanno amato il piccolo E.T. e a tutti gli adulti è scappata una lacrima quando il nanetto riesce a volar via ripetendo “Casa-Casa”.
A molti venne voglia di prendere la bicicletta e andare in cerca di avventure perché, in fin dei conti, non capita a tutti di trovarsi un extra-terrestre nella rimessa del giardino, spesso l’avventura si nasconde un pò più lontano, e bisogna cercarla.
Se vi va potete vedere qui il trailer originale e mi raccomando, parents, fate vedere E.T ai vostri bimbi, li troverete più spesso col naso in su a scrutare il cielo con molta attenzione.