Il signor Smiley sorride sempre, qualunque cosa succeda. Se piove o c'è il sole, se ha bucato una gomma della bicicletta o se è il giorno del suo compleanno, se si è rotto il giradischi o se ha vinto un buono premio per tre chili di caramelle miste al supermercato – non importa, lui sorride. Se c'è un buco nel tetto e, durante un temporale, l'acqua gocciola in casa, il signor Smiley è contento perché così può bagnare le piante senza fare fatica. Quando i buchi scavati dalle talpe nel suo giardino diventano troppi, invece di arrabbiarsi, pensa che potrebbe cominciare a giocare a golf. Se ha lavato un maglione e gli si è ristretto perché l'acqua era troppo calda, poco male: è diventato perfetto per Ottavio, il suo orsacchiotto di pezza. E così via, sorriso dopo sorriso.
Quando il signor Smiley si sveglia la mattina e vede che fuori è buio e tetro come se fosse ancora notte fonda, prende i colori a dita e dipinge un sole giallo e luminoso su tutte le finestre. Così va già un po' meglio, in effetti. Una volta, mentre faceva il bagno e si era addormentato nella vasca, il suo libro preferito è caduto dentro l'acqua e si è tutto rovinato: invece di disperarsi, il signor Smiley lo ha fatto asciugare sul termosifone e poi lo ha trasformato in tanti coriandoli bianchi e neri, perfetti per il carnevale. Quando le sue giunchiglie chinano la testa per il sopraggiungere dell'autunno, il signor Smiley racconta loro barzellette per cercare di farle ridere. Quella volta in cui il suo cane Fontina si è rotto una zampa, rincorrendo uno scoiattolo lungo la strada, il signor Smiley gli ha fatto un bellissimo piccolo gesso tutto colorato, con scritte le sue poesie preferite, e gli ha costruito una macchina che distribuiva croccantini e grattini automaticamente, senza che Fontina dovesse preoccuparsi di alzarsi dal divano. Il signor Smiley riattacca le foglie cadute agli alberi con lo scotch lilla, perché secondo il suo parere le foglie sono felici soltanto così.
Se chiedete al signor Smiley perché sorride sempre, vi risponderà in modo curioso. Vi dirà che per molto, molto tempo ha pianto così tanto, ma così tanto, che tutta la casa era diventata come un laghetto di montagna, e il cane Fontina si muoveva su e giù su di una piccola barchetta. Le sue lacrime avevano rovinato anche tutta la carta da parati, nonché la collezione di figurine degli animali del mondo. Fino a quando, a furia di piangere e piangere, un giorno le lacrime sono finite, proprio tutte: per quanto il signor Smiley si sforzasse, premendosi gli occhi, non ne uscivano proprio più. Allora, lentamente, si è diretto verso lo specchio e ha guardato la sua immagine riflessa: piano piano – prima un lato, poi l'altro – ha sollevato gli angoli della bocca in una curiosa smorfia, simile a un sorriso – all'improvviso, ha scoperto che così si piaceva molto di più. Anche il cane Fontina la pensava in quel modo, e gli si è accucciato accanto – era stanco di tutto quel fiume di lacrime, a lui l'umidità non è proprio mai piaciuta!
Da allora, il signor Smiley sorride sempre, perché vuole fare così – tranne il venerdì, verso le undici e trenta, quando – solo per qualche minuto – si concede ancora il lusso di essere triste.