Vi ricordiamo che fino al 7 aprile a Palazzo Incontri a Roma, c'è una bella mostra fotografica: "Fifty Kids" di Elliott Erwitt, una raccolta delle più belle immagini di bambini scattate dal fotografo francese in oltre mezzo secolo di storia.
Elliott Erwitt è nato a Parigi nel 1928 ed ha vissuto la sua infanzia a Milano. Nel 1938 la sua famiglia torna a Parigi per poi emigrare negli Stati Uniti, dove nasce il suo interesse per la fotografia.
Nel 1949 inizia la sua carriera di fotografo professionista, che lo porta spesso in Europa ed anche in Italia. Nel 1953, invitato da Robert Capa, entra a far parte della prestigiosa agenzia Magnum Photo, di cui sarà più volte presidente. Ad oggi, ha pubblicato oltre venti libri di fotografia e le sue opere sono state esposte nei più importanti musei del mondo.
I bambini sono da sempre uno dei suoi soggetti preferiti e talvolta sono proprio i suoi: Elliott Erwitt infatti ha sei figli e cinque nipoti.
Stanley Cavell dice: “[…] nothing is more serius business for a child than knowing it will be an adult, and wanting to be. Wanting to do the things we do – and knowing that it can’t really do them yet”. Il fatto è che, i bambini somigliano per molti versi agli adulti, ma non lo sono. Hanno qualcosa come un’aura misteriosa.
Elliott Erwin non ritrae i bambini nella loro ingenuità, o nella loro povertà, o nel loro essere i fiori più indifesi in un mondo di adulti cattivi, ma ritrae bambini in una estrema e delicata riconoscibilità.
Guardare i bambini di Erwitt è guardare delle espressioni, dei comportamenti, delle posizioni che sono incredibilmente vicine a quelle degli adulti che li circondano eppure incolmabilmente differenti. In quei bambini è evidente il loro potenziale di adulti.