Al vecchio continente, l'Europa, con i suoi 3000 anni di storia, non mancano i personaggi di rilievo in ogni disciplina, dall'arte alla scienza, dalla politica alla medicina; così Stefano Varanelli ha pensato di prendere i 100 più famosi e di metterli insieme in un libro che s'intitola appunto 100 grandi personaggi d'Europa (Giunti).
Da Omero a Karol Wojtila, da Van Gogh e Charlie Chaplin, attraversando tutta l'Europa, Varanelli con le illustarzioni di Riccardo Guasco, ci offre dei ritratti brevi ma precisi di alcune delle figure più importanti della storia europea.
Nell'introduzione, Alessandra Gnecchi Ruscone spiega:
L'Europa è sempre stata un continente irrequieto. È il continente del Cristianesimo, dell'Umanesimo. delle rivoluzioni. Qui sono nati concetti come democrazia, uguaglianza, libertà d'espressione, separazione dei poteri. È il continente in cui donne e uomini hanno smesso di essere sudditi e sono diventati cittadini.
Successivamente, nel libro troviamo una legenda suddivisa in epoche: antichità, medio evo, età moderna e età contemporanea, con i personaggi che vi appartennero e gli eventi più importanti che le caratterizzarono. Non manca, ovviamente, una cartina dell'Europa nella quale sono segnalate le città che diedero i natali ai personaggi menzionati nel libro.
Alcuni personaggi sono celeberrimi, altri un po' meno conosciuti ma altrettanto importanti come la regina Eleonora d'Aquitania, nata a Bordeaux, in Francia, nel 1122, che fu prima regina di Francia e poi d'Inghilterra e madre di Riccardo Cuor di Leone; il pirata e navigatore inglese Francis Drake, il francese Louis Daguerre, inventore dei dagherrotipi, ossia le prime fotografie o l'esploratore norvegese Roald Amundsen che nel 1926 sorvolò il Polo Nord a bordo di un dirigibile.
Naturalmente, poi, ci sono i grandissimi, come Carlo Magno e Giulio Cesare, Cristoforo Colombo e Shakespeare. Ottima la scelta di Varanelli di terminare il libro parlando della nascita dell'Unione europea, del resto, ogni personaggio citato, a suo modo, ha contribuito a rendere l'Europa a volte un po' più unita, di sicuro, sempre più grande e importante.